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Oligoterapia

Litio

Il nome Litio, dal greco 'lithos', pietra, ricorda l'uso che si faceva nell'antichità dei sali di questo elemento nella terapia della gotta e della calcolosi urinaria, allora definita 'malattia della pietra'.
La storia della terapia con Litio è segnata da 2 lavori fondamentali.
Nel 1877, S.W. Mitchell, neurologo di Filadelfia, pubblica i risultati favorevoli raggiunti con l'impiego di sali di Litio e Bromo nel trattamento di un ampio ventaglio di condizioni psichiatriche, caratterizzate da iperattività, estrema labilità emotiva, astenia, anoressia, ansia eccessiva, insonnia.
Nel 1949, John Cade dimostra l'effetto favorevole indotto dal Litio, somministrato in dose farmacologica, nel trattamento della psicosi maniaco-depressiva.

Proprietà
Interviene sul trasporto dei neurotrasmettitori con un effetto sedativo. Inoltre frenerebbe l'attività tiroidea.
Il Litio manifesta anche un'azione antagonista nei confronti dell'ormone antidiuretico, inducendo un aumento della diuresi.

In oligoterapia catalitica, il Litio è impiegato per le sindromi ansioso-depressive reattive e per le manifestazioni psico-somatiche.

Indicazioni

  • Sindromi ansioso-depressive reattive.
  • Condizioni di stress.
  • Alterazioni dell'umore, dell'affettività e del comportamento con crisi ansioso-depressive.